Commentarium officiale Ordinis Scholarum Piarum

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1 Ephemerides calasanctianae Commentarium officiale Ordinis Scholarum Piarum Salutatio Año de la Vida Consagrada: Despierten al mundo! 855 Anno della Vita Consacrata: Svegliate il mondo! 855 Year of Consecrated Life: Wake up the World! 864 Année de la Vie Consacrée : Réveillez le monde!» 864 Sectio Officialis De Capitulis: electiones 872 Domus erectae, clausae, derelictae Nominationes, notificationes 873 Vita Ordinis Misión de los escolapios en Congo, P. Jean de Dieu Tagne 876 Mission of the piarists in Congo, Fr. Jean de Dieu Tagne 878 La missione degli scolopi in Congo, P. Jean de Dieu Tagne 880 La mission des piaristes au Congo, P. Jean de Dieu Tagne 881 Noticias de la Provincia Italiana, P. Mateusz Pindelski 884 News of the Italian Province, Fr. Mateusz Pindelski 885 Notizie della Provincia Italiana, P. Mateusz Pindelski 886 Nouvelles de la Province Italienne, P. Mateusz Pindelski 887 México: ordenación sacerdotal en Tlaxcala, P. Fernando Hernández Avilés 889 Mexico: priestly ordination in Tlaxcala, Fr. Fernando Hernández Avilés 890 Messico: ordinazione sacerdotale a Tlaxcala, P. Fernando Hernández Avilés 891 Mexique: ordination sacerdotale à Tlaxcala, P. Fernando Hernández Avilés 892 Visita Canónica General a la comunidad Santa Paula Montal (México), P. Fernando Hernández Avilés 893 General canonical visit to the community of Santa Paula Montal (Mexico), Fr. Fernando Hernández Avilés 894 Visita Canonica Generale alla comunità Santa Paula Montal (Messico), P. Fernando Hernández Avilés 895 Visite Canonique Générale à la communauté Sainte Paula Montal (Mexique), P. Fernando Hernández Avilés 896 India: ordenación sacerdotal de James Jaria, P. Antonio Marco 897 India: priestly ordination of br. James Jaria, Fr. Antonio Marco 899 India: ordinazione sacerdotale di James Jaria, P. Antonio Marco 900 Inde: ordination sacerdotale du frère James Jaria, P. Antonio Marco 901

2 Piarist Vocational Retreat In Miami, P. José Alberto Moreno 902 Piarist Vocational Retreat In Miami, Fr. José Alberto Moreno 903 Ritiro Vocazionale Scolopico A Miami, P. José Alberto Moreno 904 Retraite Vocationnelle Piariste À Miami, P. José Alberto Moreno 905 Notitiae África Central: noticias del Congo y Guinea Ecuatorial, Giorgio Pezza 906 Central Africa: news from Congo and Equatorial Guinea, Giorgio Pezza 907 Africa Centrale: novità dal Congo e Guinea Equatoriale, Giorgio Pezza 908 Africa Centrale: nouvelles du Congo et de la Guinèe Èquatoriale, Giorgio Pezza 909 Roma, IV Seminario di Formazione degli Educatori, Liliana Vallina 910 IV Seminario de Formación de Educadores, Roma de noviembre, Liliana Vallina 914 IV Seminar on Training of Educators, Rome, on November 21-22, Liliana Vallina 917 IV Séminaire de Formation des Éducateurs, Rome, novembre, Liliana Vallina 921 Breve entrevista al Cardenal Óscar Rodríguez Maradiaga, Liliana Vallina 922 Interview with Cardinal Oscar Rodriguez Maradiaga, Liliana Vallina 926 Intervista al Cardinale Óscar Rodríguez Maradiaga, Liliana Vallina 928 Entretien avec le Cardinal Óscar Rodríguez Maradiaga, Liliana Vallina 929 Nos escriben desde Costa Rica y República Dominicana 930 They write to us from Costa Rica and Dominican Republic 932 Ci scrivono dalla Costa Rica e dalla Repubblica Dominicana 933 On nous écrit du Costa Rica et République Dominicaine 934 Foro Escolapio Europeo: encuentro sobre el laicado, P. Miguel Giráldez 936 European Piarist Forum: meeting on the laity, Fr. Miguel Giráldez 937 Foro Scolopico Europeo: incontro sul laicato, P. Miguel Giráldez 938 Forum Piariste européen: rencontre sur le laïcat, P. Miguel Giráldez 939 Educación: qué son las Scholas Ocurrentes?, Liliana Vallina 941 Education: what are the Scholas Ocurrentes?, Liliana Vallina 942 Educazione: cosa sono le Scholas Ocurrentes?, Liliana Vallina 942 Éducation : C est quoi, les Scholas Ocurrentes?, Liliana Vallina 943 Viceprovincia de Japón Filipinas. Novena sesión de Formación Permanente, P. Fernando Guillén 945 Vice-Province of Japan Philippines. 9 th session of Permanent Formation, Fr. Fernando Guillén 946 Viceprovincia del Giappone Filippine. Nona sessione di Formazione Permanente, P. Fernando Guillén 947 Vice-Province du Japon-Philippines. 9ème session de la Formation Permanente, P. Fernando Guillén 954

3 Sodales defuncti P. Michaël LEZAUN PETRINA 949 P. Petrus FUSI 949 Consueta Patris Antonii Mariæ MADUELL AYMAT 950 Patris Stephani DENKIEWICZ 955

4 direzione, redazione e amministrazione Piazza de Massimi, ROMA - Tel Fax URL: ephcal@scolopi.net director Richardus Querol redactio Congregatio Generalis Ephemeridum Calasanctianarum directio articulos admittendi ius sibi reservat, sed de auctorum opinionibus et assertionibus responsabilitatem non assumit. In prima pagina esteriore: Foto 1: India: ordenación sacerdotal de James Jaria. Foto 2: Durante la Visita Canónica General el Padre Pedro Aguado se reunió con los maestros, los religiosos y en general todo el personal de la UCC. Foto 3: Foto detalle durante el foro escolapio europeo. Foto 4: Misión de los escolapios en Congo. Ephemerides Calasanctianae mensile associato all Unione Stampa Periodica Italiana Direttore responsabile: Luigi Capozzi Autorizzazione del Tribunale di Roma n del Finito di stampare nel mese di dicembre 2014 dalla tipografia Città Nuova della P.A.M.O.M. - Via Pieve Torina, Roma

5 Salutatio Patris Generalis carta a los hermanos lettera ai fratelli Año de la Vida Consagrada Despierten al mundo! Pedro Aguado Padre General Anno della Vita Consacrata Svegliate il mondo! Pedro Aguado Padre Generale 855 A finales de este mes de noviembre, coincidiendo con la celebración del primer domingo de Adviento, el Papa Francisco inaugurará oficialmente el Año de la Vida Consagrada, convocado por él y anunciado en primicia en la asamblea de la Unión de Superiores Generales del mes de noviembre de El anuncio hecho por el Papa fue recibido por todos los presentes con una extraordinaria ovación, expresión clara y unánime de la alegría que todos los que allí estábamos sentimos al escuchar la noticia, pero también del agradecimiento ante el gesto de valoración de la Vida Consagrada hecho por el Papa, algo que era una necesidad sentida en muchos sectores de la Iglesia. Pues bien, estamos ya a las puertas de este año dedicado a la Vida Consagrada. Estamos a tiempo de preguntarnos qué esperamos de este año y qué estamos dispuestos a hacer para que sea un año significativo para nosotros 1. Estamos a tiempo de que cada uno de nosotros pensemos cómo lo queremos vivir, cómo queremos celebrarlo en Alla fine di questo mese di novembre, in concomitanza con la celebrazione della prima domenica di Avvento, Papa Francesco inaugurerà ufficialmente l Anno della Vita Consacrata, convocato da lui e preannunciato nell assemblea dell Unione dei Superiori Generali del mese di novembre L annuncio fatto dal Papa è stato accolto da tutti i presenti con una straordinaria ovazione, chiara e unanime espressione della gioia che tutti coloro che si trovavano lì hanno provato nell apprendere la notizia, ma anche della gratitudine per il gesto di valorizzazione della Vita Consacrata fatto dal Papa, un esigenza sentita in molti settori della Chiesa. Ebbene, siamo già alle porte di quest anno dedicato alla Vita Consacrata. Siamo in tempo per chiederci cosa ci aspettiamo da quest anno e cosa siamo disposti a fare per renderlo un anno significativo per noi 1. Siamo in tempo per pensare, ciascuno di noi, a come vogliamo viverlo, come vogliamo celebrarlo nelle nostre comunità, in che modo vogliamo tenerne conto nelle nostre Demarcazioni, come vo- Salutatio Patris Generalis 1 Papa Francisco en sus palabras a la Unión de Superiores Generales en noviembre de Papa Francesco nelle sue parole all Unione dei Superiori Generali, novembre 2013

6 856 Salutatio Patris Generalis gliamo partecipare a tutto quello che si organizza nelle Chiese particolari, come vogliamo crescere in comunione inter-congregazionale, aprendoci ad una maggiore relazione con altre Istituzioni religiose, chiamate anch esse a celebrarlo, come vogliamo renderlo visibile nelle nostre opere e presenze scolopiche, in che modo vogliamo condividerlo con le persone e le istituzioni con cui condividiamo il nostro carisma e la nostra missione. Vi voglio invitare a tutto questo con questa lettera fraterna che ho sottotitolato con le parole con cui Papa Francesco ha chiuso l atto istituzionale in cui ci ha annunciato la convocazione di quest anno così speciale: Svegliate il mondo!. Penso che la celebrazione dell Anno della Vita Consacrata sia un opportunità provvidenziale per noi Scolopi, che celebriamo nel 2015 il 47º Capitolo Generale del nostro Ordine, convocato sotto il motto Discepoli e testimoni. Quelle che per gli uomini in genere sono coincidenze, per noi possono e devono essere una traccia lasciata da Dio nel cammino dell Ordine. E le tracce esistono per essere seguite, perché sono quelle che conducono alla meta desiderata. Non credo che sia il caso di prospettare quest anno come un occasione per tornare a dire quello che già sappiamo (parlare dell importanza della Vita Religiosa, del suo ruolo nella Chiesa, della necessità di religiosi in grado di promuovere la missione della Chiesa ed essere testimoni del Regno, ecc.). Sappiamo già tutto questo ed è stato detto in molte occasioni e sottolineato in tantissimi documenti ecclesiali. Non abbiamo alcun problema di donuestras comunidades, de qué manera queremos tenerlo en cuenta en nuestras Demarcaciones, cómo queremos participar en todo aquello que en las Iglesias particulares se organice, cómo queremos crecer en comunión intercongregacional abriéndonos a una mayor relación con otras Instituciones religiosas llamadas también a celebrarlo, cómo queremos visibilizarlo en nuestras obras y presencias escolapias, de qué manera queremos compartirlo con las personas e instituciones con las que compartimos nuestro carisma y nuestra misión. A todo esto os quiero invitar con esta carta fraterna que he subtitulado con las palabras con las que el Papa Francisco cerró el acto institucional en el que nos anunció la convocatoria de este año tan especial: Despierten al mundo!. Pienso que la celebración del Año de la Vida Consagrada es una oportunidad providencial para nosotros, Escolapios, que celebramos en 2015 el 47º Capítulo General de nuestra Orden, convocado bajo el lema Discípulos y Testigos. Lo que para los hombres en general son coincidencias, para nosotros puede y debe ser una pista dejada por Dios en el camino de la Orden. Y las pistas están para ser seguidas, porque son las que llevan a la meta deseada. No creo que tengamos que plantearnos este año para volver a decir lo que ya sabemos (hablar de la importancia de la Vida Religiosa, de su papel en la Iglesia, de la necesidad de que haya religiosos capaces de impulsar la misión de la Iglesia y de ser testigos del Reino, etc.). Todo eso ya lo sabemos y está dicho en muchas ocasiones y subrayado en tantísimos documentos eclesiales. No tenemos

7 ningún problema de documentos de calidad en la Vida Consagrada. Y creo que, después de tanto camino recorrido desde el cambio propiciado por el Concilio Vaticano II, tampoco tenemos ningún problema de claridad en lo que es y está llamada a ser la Vida Consagrada. Lo que tenemos que hacer es, hermanos, vivir en plenitud esta vocación a la que la Iglesia dedica un Año de Gracia. Por eso me gustaría poner por escrito lo que yo espero de este año, pensando en nuestra Orden de las Escuelas Pías. Voy a intentarlo, tratando de responder a esta pregunta: qué aspectos de nuestra vocación religiosa escolapia debemos tratar de repensar y fortalecer en este momento de nuestra Orden? Lo primero que quiero decir es que no pretendo hacer una lista exhaustiva. Pero sí que os invito a responder a la misma pregunta y, a quien lo desee, hacerlo por escrito y enviarnos su reflexión. Invito a todas las comunidades y a todas las Demarcaciones a hacerse la misma pregunta. Creo que sólo con que hagamos este trabajo, el Año de la Vida Consagrada habrá sido verdaderamente providencial para nosotros. Yo os ofrezco mi respuesta. 1 - Vivir nuestra vocación de manera más integral, integradora y cohesionada. Cuando hablamos a los jóvenes en los encuentros de Pastoral Vocacional, solemos decir que los escolapios somos tres en uno (religiosos, sacerdotes y educadores; hombres de Dios, de comunidad y de misión, etc.). Pero nuestra realidad es que esto no siempre es así. Y el problema no está en cuanto tiempo dedicamos a cada una de las dimensiones de nuestra vida ni cómo cada persona cumenti di qualità nella Vita Consacrata. E penso che, dopo la tanta strada percorsa dal cambiamento propiziato dal Concilio Vaticano II, non abbiamo nemmeno alcun problema di chiarezza in quello che è, ed è chiamata ad essere la Vita Consacrata. Quello che dobbiamo fare, fratelli, è vivere in pienezza questa vocazione a cui la Chiesa dedica un Anno di Grazia. Per questo vorrei mettere per iscritto quello che mi aspetto da quest anno, pensando al nostro Ordine delle Scuole Pie. Ci proverò, cercando di rispondere a questa domanda: quali aspetti della nostra vocazione religiosa scolopica dobbiamo cercare di rivalutare e rafforzare in questo momento del nostro Ordine? La prima cosa che voglio dire è che non ho la pretesa di fare un elenco esaustivo. Ma vi invito a rispondere alla stessa domanda, e, chi vuole, a farlo per iscritto e inviarci la sua riflessione. Invito tutte le comunità e tutte le Demarcazioni a porsi la stessa domanda. Credo che solo quando avremo fatto questo lavoro, l Anno della Vita Consacrata sarà stato realmente provvidenziale per noi. Vi offro la mia risposta. 1 - Vivere la nostra vocazione in maniera più integrale, integratrice e coesa. Quando parliamo ai giovani negli incontri di Pastorale Vocazionale, siamo soliti dire che gli scolopi sono tre in uno (religiosi, sacerdoti ed educatori; uomini di Dio, di comunità e di missione, ecc.). Ma in realtà non è sempre così. E il problema non è quanto tempo dedichiamo a ciascuna delle dimensioni della nostra vita né come ogni persona le incarna in funzione, anche, 857 Salutatio Patris Generalis

8 858 las encarna en función, también, de su propia manera de entender las cosas. El problema está en que, como Orden, no hemos profundizado suficiente en lo que significa ser tres en uno, y todavía separamos los ámbitos pensando, por ejemplo, que uno es sacerdote cuando administra los sacramentos o maestro cuando da clase, o diciendo que me cuesta tener tiempo para la oración personal porque el trabajo hace que termine la jornada sin tiempo para más. La Orden necesita una nueva reflexión sobre el desafío del tres en uno. Y cada uno de nosotros, también. del suo personale modo di intendere le cose. Il problema è che, come Ordine, non abbiamo approfondito a sufficienza cosa significa essere tre in uno, e separiamo ancora gli ambiti pensando, ad esempio, che si è sacerdote quando si amministrano i sacramenti o maestro quando si fa lezione, o dicendo mi è difficile avere del tempo per la preghiera personale, perché il lavoro fa sì che la giornata finisca senza lasciare il tempo per nient altro. L Ordine ha bisogno di una nuova riflessione sulla sfida del tre in uno. E anche ognuno di noi. Salutatio Patris Generalis 2 - Recuperar el valor de la pobreza en nuestra vida personal, comunitaria e institucional. Utilizo conscientemente el verbo recuperar, porque creo que es correcto. Creo que hemos perdido mucho en relación con la vivencia del voto de pobreza. No digo que no lo vivamos, pero sí que digo que, desde luego, no lo vivimos con la intensidad y exigencia con la que somos llamados a vivirlo. Y esto nos pasa a nosotros, que fuimos engendrados por alguien que sostenía sin duda ninguna- que la pobreza era la más firme defensa de nuestra Orden 2. Al asumir la pobreza evangélica (éste es nuestro voto) asumimos que en el Evangelio está descrita la manera en la que la tenemos que vivir. Y vaya que si está! Es ahí donde tenemos que encontrar los criterios que nos ayuden a recuperar insisto- nuestra vivencia de la pobreza. Y llevar esos valores y llamadas a las decisiones concretas: cómo vivimos, en dónde vivimos, cómo utili- 2 - Recuperare il valore della povertà nella nostra vita personale, comunitaria e istituzionale. Utilizzo consapevolmente il verbo recuperare, perché credo sia corretto. Credo che abbiamo perso molto in relazione all esperienza del voto di povertà. Non sto dicendo che non lo viviamo, ma dico che, di certo, non lo viviamo con l intensità e l esigenza con cui siamo chiamati a viverlo. E questo accade a noi, che siamo stati generati da qualcuno che sosteneva senza alcun dubbio- che la povertà era la principale difesa del nostro Ordine 2. Nell assumere la povertà evangelica (questo è il nostro voto) assumiamo che nel Vangelo è descritto il modo in cui la dobbiamo vivere. Non c è alcun dubbio, è là che dobbiamo trovare i criteri che ci aiutano a recuperare insisto- la nostra esperienza di povertà. E riportare quei valori e chiamate alle decisioni concrete: come viviamo, dove viviamo, come utiliz- 2 San José de Calasanz, en el número 137 de sus Constituciones. 2 San Giuseppe Calasanzio, n. 137 delle sue Costituzioni.

9 zamos el dinero, qué cosas nos compramos y qué cosas rechazamos porque, como casi todo, no lo necesitamos. La pobreza tiene que ver con cómo administramos nuestros bienes, si cumplimos o no nuestras propias Reglas, si funcionamos con presupuestos que analizamos con criterios de pobreza. La pobreza debe iluminar las decisiones que tomamos; fortalecer la comunión de bienes entre las Demarcaciones para ayudar a los que menos tienen; trabajar por conseguir medios para nuestra vida y misión, porque tenemos que llegar a poder aportar para los demás, etc. Y, sobre todo, la pobreza tiene que ver con a quién nos dedicamos y con qué prioridades tomamos nuestras decisiones. Nunca lo podemos olvidar. 3 - Profundizar en lo que significa vivir centrados en el Señor Jesús, deseosos de vivir sólo para Él y de agradarle sólo a Él 3. A veces, hermanos, me pregunto en qué estamos centrados. Siempre me acuerdo de aquél Maestro de Novicios escolapio que explicaba a sus novicios lo que es el centro configurador de una persona haciéndoles la lista de los diversos ejemplos que él conocía de centros que descentran. Recuerdo sólo algunos de esos centros de los que hablaba este formador: el ordenador; el cumplimiento de las normas de siempre; uno mismo y lo que cada uno hace, en ocasiones reiteradamente expuesto al público a través de un narcisismo online ; el proyecto al que me dedico sin duda bueno y escolapio- pero que me ata tanto que ziamo il denaro, cosa ci compriamo e cosa rifiutiamo, perché non abbiamo bisogno della maggior parte delle cose. La povertà ha a che vedere con il modo in cui amministriamo i nostri beni, se rispettiamo o meno le nostre Regole, se i nostri preventivi vengono analizzati con criteri di povertà. La povertà deve illuminare le decisioni che prendiamo; rafforzare la comunione dei beni fra le Demarcazioni per aiutare chi ha di meno; lavorare per ottenere mezzi per la nostra vita e missione, perché dobbiamo arrivare a poter contribuire agli altri, ecc. E, soprattutto, la povertà ha a che vedere con le persone a cui ci dedichiamo e con quali priorità prendiamo le nostre decisioni. Non lo dobbiamo mai dimenticare. 3 - Approfondire cosa significa vivere incentrati sul Signore Gesù, per il quale unicamente si sforzi di vivere e di piacergli 3. A volte, fratelli, mi chiedo su cosa siamo incentrati. Mi ricordo sempre di quel Maestro dei Novizi scolopico che spiegava ai suoi novizi cos è il centro configuratore di una persona, facendo loro una lista dei vari esempi che conosceva di centri che decentrano. Ricordo solo alcuni di questi centri di cui parlava questo formatore: il computer; il rispetto delle norme; noi stessi e ciò che ognuno fa, a volte ripetutamente esposto al pubblico attraverso un narcisismo online ; il progetto a cui mi dedico senza dubbio buono e scolopico- ma che mi vincola così tanto da non poterlo lasciare e andare dove mi mandano perché sarebbe a 859 Salutatio Patris Generalis 3 San José de Calasanz en sus Constituciones, nº San Giuseppe Calasanzio nelle sue Costituzioni, nº 34.

10 860 no puedo dejarlo e ir donde me envían porque se arriesgaría su continuidad ; mis ideas y convicciones que me hacen estar siempre pendiente de defenderlas disfrazadas de buscar el bien de la Provincia, etc. No hay más que un centro, hermanos. Y ese centro se busca y se vive día a día, o se difumina o pierde día a día. Debemos pensar lo que esto significa, y sacarle consecuencias. rischio la sua continuità ; le mie idee e convinzioni che mi preoccupo sempre di difendere, mascherate da ricercare il bene della Provincia, ecc. Non c è nient altro che un centro, fratelli. E questo centro si cerca e si vive giorno per giorno, o si indebolisce e si perde giorno per giorno. Dobbiamo pensare a ciò che questo significa, e trarne le conseguenze. Salutatio Patris Generalis 4 - Apostar por una Vida Consagrada Misionera. Soy consciente de que estoy insistiendo en este concepto en mis escritos, pero creo que lo debo hacer si quiero ser fiel a lo que siento que la Iglesia y nuestra Orden nos están pidiendo a todos nosotros. Somos llamados a vivir una Vida Consagrada entregada a la Misión, que se siente enviada a impulsar la causa de la Evangelización (desde el propio carisma) y que, por lo tanto, pide de cada uno de nosotros que cultivemos una espiritualidad de quien sabe que la Misión en la que trabaja no es suya, sino de la Orden y una actitud de plena disponibilidad para ser enviados en Misión a dónde la Orden y nuestra Demarcación nos lo pidan. Cultivar es un verbo muy exigente. En este caso no significa sólo estar disponible, sino trabajar para estarlo, cosa que es mucho más difícil pero que, en este momento, es más necesaria. Igualmente, la Iglesia y la Orden nos piden hoy que apostemos por una Vida Consagrada que trata de responder a las nuevas misiones que abrimos en nuevos países a los que nos sentimos llamados o en contextos en los que sigue siendo necesario ese primer anuncio evangélico. 4 - Scommettere su una Vita Consacrata Missionaria. Mi rendo conto che sto insistendo su questo concetto nei miei scritti, ma penso di doverlo fare se voglio essere fedele a quello che sento che la Chiesa e il nostro Ordine stanno chiedendo a tutti noi. Siamo chiamati a vivere una Vita Consacrata dedita alla Missione, che si sente inviata a promuovere la causa dell Evangelizzazione (a partire dal proprio carisma) e che, pertanto, richiede a ognuno di noi di coltivare una spiritualità di chi sa che la Missione in cui lavora non è sua, ma dell Ordine, e un atteggiamento di piena disponibilità ad essere inviati in Missione dove l Ordine e la nostra Demarcazione ci richiedono. Coltivare è un verbo molto esigente. In questo caso non significa solo essere disponibile, ma lavorare per esserlo, cosa molto più difficile ma che è, al momento, necessaria. Allo stesso modo, la Chiesa e l Ordine ci chiedono oggi di scommettere su una Vita Consacrata che cerca di rispondere alle nuove missioni che apriamo in nuovi paesi, verso cui ci sentiamo chiamati o in contesti dove continua ad essere necessario quel primo annuncio evangelico.

11 5 - Impulsar un proceso vocacional y formativo que nos renueve. Todos nosotros somos también llamados a conservar, renovar y promover la Vida Consagrada. Es una llamada de la Iglesia y lo es también de todas las personas y comunidades que necesitan de la Vida Consagrada para vivir el Evangelio. Esta tarea, que nosotros llevamos adelante desde el impulso de la Cultura Vocacional y el cuidado de la Formación Inicial es absolutamente necesaria para la Orden y para la Iglesia. No la pensamos ni la impulsamos pensando en nosotros mismos, sino en la Misión que hemos recibido. Por eso, una de nuestras tareas pendientes es situar lo vocacional y lo formativo en el eje de nuestro ser escolapios. Hermanos, en este momento necesitamos comprender el trabajo vocacional y formativo como algo central para llevar adelante el proyecto de la Orden. No es suficiente que lo veamos como un trabajo más entre otros (en algunos casos ya sería bueno), sino como una llave para que podamos seguir respondiendo a la razón de ser de la Orden: la educación integral, desde el Evangelio, de los niños y jóvenes, preferentemente los pobres. 6 - Una Vida Consagrada que nos ayude a ser mejores personas y mejores escolapios. A veces, cuando compartimos los problemas que tenemos y nos damos cuenta de que muchos de ellos son causados por cómo somos las personas, podemos caer en la tentación de creer que la Vida Consagrada ha podido ser, en la historia, un cierto refugio de personas problemáticas. Yo esto lo he escuchado en diversos ámbitos y espacios de reflexión, también escolapios. 5 - Promuovere un processo vocazionale e formativo che ci rinnovi. Tutti noi siamo anche chiamati a conservare, rinnovare e promuovere la Vita Consacrata. È una chiamata della Chiesa e lo è anche di tutte le persone e le comunità che hanno bisogno della Vita Consacrata per vivere il Vangelo. Questo compito, che noi portiamo avanti a partire dalla promozione della Cultura Vocazionale e dalla cura della Formazione Iniziale, è assolutamente necessario per l Ordine e per la Chiesa. Non lo pensiamo né promuoviamo pensando a noi stessi, ma alla Missione che abbiamo ricevuto. Per questo, uno dei nostri compiti da svolgere è quello di situare la dimensione vocazionale e quella formativa sull asse del nostro essere scolopi. Fratelli, in questo momento abbiamo bisogno di considerare il lavoro vocazionale e formativo come qualcosa di centrale per portare avanti il progetto dell Ordine. Non è sufficiente vederlo come un lavoro in più tra gli altri (in alcuni casi sarebbe già buono), ma come una chiave così che possiamo continuare a rispondere alla ragion d essere dell Ordine: l educazione integrale, a partire dal Vangelo, di bambini e giovani, preferibilmente poveri. 6 - Una Vita Consacrata che ci aiuti ad essere persone migliori e migliori scolopi. A volte, quando condividiamo i problemi che abbiamo e ci rendiamo conto che molti di essi sono causati da come sono le persone, possiamo cadere nella tentazione di credere che la Vita Consacrata sia potuta essere, nella storia, una sorta di rifugio di persone problematiche. Questo l ho sentito in diversi ambiti e spazi di riflessione, anche 861 Salutatio Patris Generalis

12 862 Salutatio Patris Generalis Esto no es cierto. La inmensa mayoría de las personas que forman la Vida Consagradas son maduras, generosas y entregadas. Pero debemos reconocer que nuestra Vida Consagrada, porque es humana, tiene los riesgos propios de nuestra condición, y puede también caer en ser en ocasiones causa y en ocasiones refugio de conductas poco maduras. Una Vida Consagrada que no corrige a los hermanos; que permite lo que no se debe permitir; que consiente, por un falso respeto, que actitudes individualistas, egoístas o inmaduras se consoliden en las personas; que acepta en su seno a personas incapaces de vivir lo que hoy somos llamados a vivir porque somos pocos y necesitamos vocaciones, ignorando que precisamente porque somos pocos el grupo debe ser sano; que es incapaz de vivir dinámicas comunitarias de ayuda mutua o de acompañamiento fraterno; que nos convierte en personas incapaces de valernos por nosotros mismos o ignorantes del valor de las cosas normales de la vida; que nos hace más solterones que célibes; una Vida Consagrada, en definitiva, a la que le hemos robado su capacidad de construir personas y comunidades maduras y convocantes, esa Vida Consagrada, hermanos, está enferma de conformismo. Y el conformismo no está entre las claves de vida de la Orden. 7 - Una Vida Consagrada que encarne auténticamente el carisma del que es portadora. Será la última de las propuestas que os haga en esta carta. Pero no quiero dejar de decirla. La Vida Consagrada tiene sentido si encarna, asume y transmite con significativa claridad el carisma del que es portadora. En nue- scolopici. Questo non è vero. La maggior parte delle persone che formano la Vita Consacrata è matura, generosa e dedita. Ma dobbiamo riconoscere che la nostra Vita Consacrata, poiché è umana, possiede i rischi tipici della nostra condizione, e può anche cadere nell essere occasionalmente causa, e a volte rifugio, di condotte poco mature. Una Vita Consacrata che non corregge i fratelli; che permette ciò che non deve essere permesso; che consente, per un falso rispetto, che atteggiamenti individualistici, egoistici o immaturi si consolidino nelle persone; che accetta al suo interno persone incapaci di vivere quello che oggi siamo chiamati a vivere perché siamo pochi e abbiamo bisogno di vocazioni, ignorando che proprio perché siamo pochi il gruppo deve essere sano; che è incapace di vivere dinamiche comunitarie di aiuto reciproco o di accompagnamento fraterno; che ci fa diventare persone incapaci di valerci di noi stessi o ignoranti del valore delle cose normali della vita; che ci rende più scapoloni che celibi; una Vita Consacrata, in definitiva, a cui abbiamo rubato la capacità di costruire persone e comunità mature e convocanti, quella Vita Consacrata, fratelli, è malata di conformismo. E il conformismo non è tra le chiavi di vita dell Ordine. 7 - Una Vita Consacrata che incarni autenticamente il carisma di cui è portatrice. È l ultima delle proposte che vi faccio in questa lettera. Ma non voglio smettere di dirlo. La Vita Consacrata ha senso se incarna, assume e trasmette con significativa chiarezza il carisma di cui è portatrice. Nel nostro caso, il carisma affidato da Dio al

13 stro caso, el carisma entregado por Dios a Calasanz, y a la Iglesia a través de nuestra Orden. Me gustaría mucho que este Año de la Vida Consagrada nos ayudara a convencernos de que necesitamos profundizar aún más en el carisma que nos es propio, y hacerlo no solamente en el nivel de la formación o conocimiento de la persona de Calasanz o de sus aportaciones, sino también en la reflexión y vivencia de lo que significa ser portadores de su carisma. Ojalá uno de los frutos de este año sea la puesta en marcha de un proyecto a través del cual podamos crecer en nuestra identidad carismática y en nuestra capacidad de transmitirla. Estamos trabajando en ello. Quisiera terminar esta carta contextualizando la frase del Papa Francisco con la que subtitulo esta salutatio. El Papa estaba hablando del servicio del liderazgo evangélico en la Vida Consagrada, e insistía en los criterios desde los que se deben tomar las decisiones en nuestras Instituciones. Fue entonces cuando dijo: Les propongo que osen decisiones evangélicas, con fondo de renovación y fecundas de alegría; podrán así despertar al mundo. Os invito, hermanos, a hacer de este Año de la Vida Consagrada una verdadera llamada a vivir más plenamente nuestra vocación. Pidamos al Señor que nos conceda este don, y que la oportunidad de que este año coincida con la celebración de nuestros Capítulos nos ayude a que tomemos decisiones plenas de Vida y de Evangelio. Recibid un abrazo fraterno. Calasanzio e alla Chiesa per mezzo del nostro Ordine. Mi piacerebbe molto che quest Anno della Vita Consacrata ci aiutasse a convincerci che abbiamo bisogno di approfondire ancora di più il carisma che ci è proprio, e farlo non solo a livello della formazione o della conoscenza della persona del Calasanzio o dei suoi contributi, ma anche nella riflessione ed esperienza di ciò che significa essere portatori del suo carisma. Speriamo che uno dei frutti di quest anno sia l avvio di un progetto attraverso il quale possiamo crescere nella nostra identità carismatica e nella nostra capacità di trasmetterla. Stiamo lavorando su questo. Voglio concludere questa lettera contestualizzando la frase di Papa Francesco con cui ho sottotitolato questa salutatio. Il Papa stava parlando del servizio della leadership evangelica nella Vita Consacrata, e insisteva sui criteri da cui si devono prendere le decisioni nelle nostre Istituzioni. È lì che ha detto: Vi propongo di osare prendere decisioni evangeliche, basate sul rinnovamento e portatrici di gioia; così potrete svegliare il mondo. Vi invito, fratelli, a rendere quest Anno della Vita Consacrata una vera chiamata a vivere più pienamente la nostra vocazione. Preghiamo il Signore che ci conceda questo dono e che l opportunità che quest anno coincida con la celebrazione dei nostri Capitoli ci aiuti a prendere decisioni piene di Vita e Vangelo. Un abbraccio fraterno. 863 Salutatio Patris Generalis

14 864 Year of Consecrated Life Wake up the World! Pedro Aguado Father General Année de la Vie Consacrée Réveillez le monde! Pedro Aguado Père Général Salutatio Patris Generalis At the end of the month of November, coinciding with the celebration of the first Sunday of Advent, Pope Francis will officially inaugurate the Year of Consecrated Life, convoked by him and announced for the first time during the assembly of the Union of Superior Generals that took place in the month of November The announcement made by the Pope was received by all those present with an extraordinary ovation, - a clear and unanimous expression of the joy all of us who were present there, felt upon hearing the news, but also a sign of acknowledgement to the gesture of valorization of Consecrated Life by the Pope, something that was a necessity felt in many sectors of the Church. As such, we are already at the door of the year dedicated to Consecrated Life. We are at the time of asking ourselves what are we waiting from this year and what are we ready to do so that it should be a significant year for us? 1 We are at a time where each one of us has to ask, how are we going to live it?, how are we going to celebrate it in our communi- À la fin de ce mois de novembre, qui coïncide avec la célébration du premier dimanche de l Avent, le Pape François inaugurera officiellement l Année de la Vie Consacrée, convoquée par ce dernier et annoncée en premier lieu dans l Assemblée de l Union des Supérieurs Généraux du mois de novembre L annonce faite par le Pape a été reçue par tous ceux présents avec une ovation extraordinaire, expression claire et unanime de joie que tous ceux qui y étaient ont ressenti en entendant la nouvelle, mais aussi de gratitude au geste de valorisation de la Vie Consacrée faite par le Pape, quelque chose qui était une nécessité ressentie dans de nombreux secteurs de l Eglise. Par conséquent, nous sommes déjà aux portes de cette année dédiée à la Vie Consacrée. Nous sommes dans le temps de nous demander «ce que nous attendons de cette année et ce que nous sommes prêts à faire afin que ce soit une année importante pour nous. 1» Il est temps pour chacun de nous de penser comment nous voulons la vivre, comment nous voulons la célébrer dans nos 1 Pope Francis in his words to the Union of Superior General in November Pape François en son message à L Union des Supérieurs Généraux en novembre de 2013.

15 ties, in which way do we wish to take it into consideration in our demarcations, how do we wish to part-take in the things that the local churches are organizing, how will we like to grow in inter-congregational communion, opening ourselves to a better relationship with other Religious Institutes also called to celebrate this year, how do we want to make visible it in our works and Piarist presences, in which way do we want to share it with the institutions and persons with whom we share our charism and our mission. With all this, I would like to invite you through this fraternal letter which I have subtitled with the words that Pope Francisco closed the institutional act in which he announced to us the celebration of this special year: Wake-up the world! I think that the celebration of the year of Consecrated Life is a providential opportunity for us, Piarists, celebrating in the year 2015, the 47th General Chapter of our Order, convened under the theme Disciples and Witnesses. What for others in general is coincidence, can and should be a path placed by God on the way of the Order. And paths are there to be followed, because they are those that lead to the desired goal. I do not think that we have to ask ourselves this year to say what we already know (talk about the importance of religious life, its role in the Church, of the need to have religious capable of promoting the Mission of the Church and being witnesses of the Kingdom, etc.). We already know all this and it has been said in many occasions and underlined in so many Church documents. We have just no problem of communautés, comment nous voulons la prendre en compte dans nos Démarcations, la façon dont nous voulons participer à tout ce qui est organisé, dans les églises particulières, comment nous voulons grandir dans la communion inter-congrégationelle en nous ouvrant à une relation plus étroite avec d autres institutions religieuses appelées également à la célébrer, comment nous voulons la rendre visible dans nos œuvres et présences Piaristes, comment voulons-nous la partager avec les personnes et les institutions avec lesquelles nous partageons notre charisme et notre mission. À tout cela, je voudrais vous inviter à travers cette lettre fraternelle que j ai sous-titrée avec les mots avec lesquels le Pape François a clôturé la cérémonie officielle dans laquelle il nous a annoncé l appel de cette année spéciale, «Réveillez le monde!». Je pense que la célébration de l année de la Vie Consacrée est une occasion providentielle pour nous Piaristes qui, en 2015 célébrerons le 47ème Chapitre Général de notre Ordre, convoqué sous la devise «Disciples et témoins». Ce que pour les hommes en général sont des «coïncidences» pour nous peut et doit être une «piste» laissée par Dieu sur le chemin de l Ordre. Et les «pistes» sont à suivre, parce qu elles conduisent à l objectif souhaité. Je ne pense pas que nous devions nous arrêter cette année pour dire à nouveau ce que nous savons déjà (parler de l importance de la vie religieuse, de son rôle dans l Eglise, de la nécessité pour les religieux de promouvoir la Mission de l Eglise et d être témoins du Royaume, etc.). Nous savons déjà tout cela et il a été dit à maintes reprises et Salutatio Patris Generalis

16 866 Salutatio Patris Generalis quality documents in Consecrated Life. And I think that, after a long way gone since the changes brought by the Second Vatican Council, neither do we have any problem of clarity on what Religious life is and what it is called to be. What we have to do, brothers, is to live to the full, this vocation to which the Church dedicates a Year of Grace. For this, I would like to put in writing what I expect from this year, thinking about our - Order of the Pious Schools. I m going to try it, trying to answer the following question: which aspects of our Piarist religious vocation must we try to rethink and strengthen at this moment in our Order? The first thing I would like to say is that I do not intend to make an exhaustive list. But yes, I invite you to answer the same question, and if you wish, put it in writing and send us your reflection. I invite all the communities and all the demarcations to ask themselves the same question. I believe that it is only when we do this work, that the year of Consecrated Life will become truly providential for us. I will give my response. 1 - Living our vocation in a more integral, integrative and cohesive manner. When we talk to young people in the meetings of Pastoral of Vocations, we usually say that we, Piarists are three in one (religious, priests and educators; men of God, of community and of mission, etc.). But our reality is that it is not always as like this. And the problem is neither in how much time we dedicate to each of the dimensions of our life nor how each person incar- souligné dans tant de documents de l Eglise. Nous n avons pas de problème de «documents de qualité» dans la Vie Consacrée. Et je pense que, après tant de progrès depuis le changement apporté par Vatican II, nous n avons pas de problème de clarté dans ce qu est, et est appelé à être la Vie Consacrée. Ce que nous avons à faire, mes frères, est de vivre en plénitude cette vocation à laquelle l Eglise consacre une «année de grâce». Donc, j aimerais mettre par écrit ce que je souhaite de cette année, pensant à notre Ordre des Ecoles Pies. Je vais essayer de répondre à cette question: quels sont les aspects de notre vocation religieuse Piariste que nous devons essayer de repenser et de renforcer à l heure actuelle de notre Ordre? La première chose que je veux dire, est que je ne prétends pas faire une liste exhaustive. Mais je vous invite à répondre à la même question et à, qui veut le faire, de le mettre écrit et de nous envoyer sa réflexion. J invite toutes les communautés et toutes les Démarcations à se poser la même question. Je crois que c est en faisant ainsi que l année de la vie consacrée sera vraiment providentielle pour nous. Je vous offre ma réponse. 1 - Vivre notre vocation de manière plus intégrale, inclusive et cohésive. Lorsque nous parlons aux jeunes dans les rencontres de la Pastorale Vocationnelle, nous disons généralement que nous les Piaristes sommes «trois en un» (religieux, prêtres et éducateurs ; hommes de Dieu, de communauté et de mission, etc.). Mais notre réalité est que ce n est pas toujours le cas. Et le problème n est pas dans «combien de temps nous consacrons à chacune des dimen-

17 nates these dimensions, following his own way of understanding things. The problem is that, as an Order, we have not sufficiently deepen what it means to be three in one, and we still separate the fields thinking, for example, that one is a priest when he administers the sacraments or teacher when he gives classes, or by saying that it is difficult for me to have time for personal prayer, because work makes it in such a way that I end the day without having time for other things. The Order needs a new reflection on the challenge of the three in one. And each and every one of us, as well. sions de notre vie» ni comment chaque personne les incarne en fonction, aussi, de sa manière propre de comprendre les choses. Le problème est que, comme Ordre, nous n avons pas suffisamment approfondi ce que signifie être «trois en un» et nous séparons encore les domaines en pensant, par exemple, que l un est prêtre lorsqu il administre les sacrements ou maître quand il enseigne, ou en disant que «Je ne peux guère avoir le temps pour la prière personnelle, parce que le travail ne me le permet pas.» L Ordre exige une nouvelle réflexion sur le défi de «trois en un». Et chacun de nous, aussi Recuperate (restore) the value of the poverty in our personal, community and institutional life. I consciously use the verb recuperate/restore, because I think that it is correct. I think that we have lost a lot as far as the living of the vow of poverty is concern. I am not saying that we are not living it, but I say, of course yes, that we are not living it with the intensity and exigency with which we are called to live. And this is happening to us, who were conceived by someone who held, without any doubts, that poverty is the firmest defense/apology of our Order 2. In accepting evangelical poverty (this is our vow) we accept that the way we have to live it, is described in the Gospel. And yes it is! That is where we need to find the criteria that help us recuperate - I insist - our experience of poverty. And take the values and calls for specific decisions: how do we live, where do we live, how do we use money, what are 2 Constitutions of Saint Joseph Calasanz, n Récupérer la valeur de la pauvreté dans notre vie personnelle, communautaire et institutionnelle. J utilise consciemment le verbe «récupérer», parce que je crois qu il est correct. Je crois que nous avons perdu beaucoup par rapport au vécu du vœu de pauvreté. Je ne dis pas que nous ne le vivions pas, mais bien évidemment, nous ne le vivons pas avec l intensité et l exigence avec laquelle nous sommes appelés à le vivre. Et ce qui nous arrive, nous qui avons été engendrés par quelqu un qui ne tenait aucun doute que la pauvreté était «la meilleure défense de notre Ordre» [2]. En assumant la pauvreté évangélique (celle-ü est notre vœu), nous assumons que dans l Evangile est décrite la manière dans laquelle nous devons vivre. Y allez que s il est! C est là que nous devons trouver les critères qui nous aident à récupérer j insiste- notre vécu de la pauvreté. Et porter ces valeurs et appels aux décisions concrètes : comment nous vivons, où nous vivons, comment nous utilisons l argent, ce que nous achetons et ce que nous jetons parce que, Salutatio Patris Generalis

18 868 Salutatio Patris Generalis things we buy for ourselves and what are things we reject because, almost like others, we don t need them. Poverty has to do with how we manage our goods, whether or not we keep our own rules, if we function with budgets that we analyze with the criteria of poverty. Poverty must enlighten the decisions we take; strengthen the communion of goods between demarcations so as to help those who have less; work so as to have the necessary means for our life and mission, because we have to arrive at a point where we can be able to help others, etc. And above all, poverty has to do with to whom do we dedicate ourselves and with which priorities do we make our decisions. Never can we forget this. 3 - Deepen what it means to live focused on the Lord Jesus, desiring to live only for Him and pleasing to Him alone. Brothers, sometimes I ask myself on what are we focused. Always I remember this Piarist Master of Novices who used to explain to his novices what the configured center of a person is, by giving to them the list of the various examples that he knew of centers that discenter. I remember just a few of those centers that this formator used to talk about: computer, compliance with standard norms. One s self and what each one does, sometimes repeatedly expose to the public through an online narcissism the project to which I m dedicated - which without doubt is good and Piarist - but that ties me so much that I cannot leave it and go where I am sent to because its continuity is at risk ; my ideas and convictions make me always ready to defend comme pour la plupart des choses, nous n en avons pas besoin. La pauvreté a à voir avec la façon où nous administrons nos biens, si nous accomplissons ou non nos Règles propres, si nous fonctionnons avec des budgets que nous analysons avec des critères de pauvreté. La pauvreté doit illuminer les décisions que nous prenons ; fortifier la communion de biens entre les Démarcations pour aider ceux qui ont moins ; travailler pour obtenir des moyens pour notre vie et mission, parce que nous devons arriver à être en mesure de contribuer pour d autres, etc. Et par-dessus tout, la pauvreté a à voir avec «à qui nous nous consacrons» et avec quelles priorités nous prenons nos décisions. Jamais nous ne pouvons l oublier. 3 - Approfondir dans ce que signifie vivre centré sur le Seigneur Jésus,«désireux de vivre seulement pour Lui et de le satisfaire lui seul» 2. Parfois, frères, je me demande sur quoi sommes-nous centrés. Je me rappelle toujours un maître des novices Piariste qui expliquait à ses novices ce qu est le «centre configurateur» d une personne en leur faisant la liste des différents exemples qu il connaissait de «centres qui décentrent». Je me souviens seulement de certains de ces «centres» dont parlait ce formateur: l ordinateur; l accomplissement des normes de toujours ; soi-même et ce que chacun fait, parfois à plusieurs reprises exposé au public à travers un «narcissisme en ligne»; le projet auquel je me dédie sans doute bon et Piariste- mais qui me lie tellement que je ne peux pas le laisser et aller où on m envoie «parce que la continuité 2 Saint Joseph de Calasanz dans ses Constitutions,nº34

19 them and are disguised as search for the good of the province, etc. Brothers, there is no more than one Center. And this Centre is being looked for and lived day after day, if not it fades or is lost every day. We must think what this means, and bring out consequences. 4 To risk for a Missionary Consecrated Life. I am aware that I am insisting on this concept in my writings, but I think I have to do it if I want to be faithful to what I feel the Church and our Order are asking of us all. We are called to live a Consecrated Life geared towards the Mission, feeling sent to boost the purpose of evangelism (from own charisma) and, therefore, asking each and every one of us to cultivate a spirituality that makes him know that the Mission in which he work is not his, but that of the Order and cultivate an attitude of full availability to be sent on mission where the Order and our Demarcation ask us to go. To cultivate is a very demanding verb. In this case, it doesn t only mean to be available, but moreover to work for it, something which is much more difficult but which at this moment is more necessary. Equally, the Church as well as the Order, are asking us today to risk for a Consecrated Life that tries to respond to the new missions that we are opening in new countries where we are feeling called to go or contexts/places where it is still necessary that first proclamation of the Gospel. 5 - To promote a vocational and formative process that renews us. We all, are also called to conserve, renew and promote Consecrated Life. It is serait risquer»; mes idées et mes convictions qui me font toujours être conscient de défendre d une manière déguisée de «chercher le bien de la Province», etc. Il n y a qu un centre, frères. Et ce centre se cherche et se vit jour après jour, ou il s estompe ou se perd jour après jour. Nous devons penser à ce que ceci signifie, et en tirer des conséquences. 4 - Miser sur une vie consacrée missionnaire. Je suis conscient que j insiste sur ce concept dans mes écrits, mais je pense que je dois le faire si je veux être fidèle, selon moi, à ce que l Eglise et notre Ordre nous demandent tous. Nous sommes appelés à vivre une vie consacrée pour la Mission, qui se sent envoyée à promouvoir la cause de l évangélisation (à partir du charisme propre) et, donc, demandant à chacun de nous de cultiver une spiritualité qui sait que la Mission dans laquelle elle travaille n est pas sienne, mais celle de l Ordre et une attitude de pleine disponibilité pour être envoyé en Mission, où l Ordre et notre Démarcation nous le demandent. «Cultiver» est un verbe très exigeant. Dans ce cas ne signifie pas seulement être disponible, mais «travailler pour elle», chose qui est beaucoup plus difficile, mais qui, à l heure actuelle, est plus nécessaire. Egalement, l Eglise et l Ordre nous demandent aujourd hui que nous parions sur une Vie consacrée qui essaye de répondre aux nouvelles missions que nous ouvrons dans de nouveaux pays auxquels nous nous sentons appelés ou dans des contextes où la «première annonce de l Évangile» est encore nécessaire. 5 - Promouvoir un processus vocationnel et formatif qui nous renouvelle. Nous sommes tous appelés à 869 Salutatio Patris Generalis

20 870 Salutatio Patris Generalis a call from the Church and it is that from all the persons and communities that need Consecrated Life to live the Gospel. This work that we are pushing forward from the perspective of promotion of Vocational Culture and the care of Initial Formation is absolutely necessary for the Order and for the Church. We are not thinking, nor are we promoting it thinking only of ourselves. We are thinking of the Mission we have received. For this, one of the tasks still pending is to place what is vocational and formative on the axis of our being Piarist, i.e at the center of our being Piarists. Brothers, at this particular moment in time, we need to understand vocational and formative work as something capital for the continuation of the project of the Order. It is not enough to see it as an additional work among others (in some cases already it would be good), but as a key so that we can continue responding to the essence (raison d être) of the Order: integral education, from the Gospel, of children and young people, preferably the poor. 6 - A consecrated life that helps us to be better persons and better Piarists. Sometimes, when we share the problems that we have and realize that many of them are caused by how we are as persons, we can fall into the temptation of believing that Consecrated life has been, in history, a certain refuge for problematic persons. I have heard this in different areas and circles of reflection, also Piarists. This is not evident. The vast majority of the persons in Religious Life are mature, generous and dedicated. Nonetheless, conserver, renouveler et promouvoir la Vie Consacrée. Il s agit d un appel de l Eglise et aussi de toutes les personnes et les communautés qui ont besoin de la Vie Consacrée pour vivre l Evangile. Cette tâche, que nous portons en avant avec l élan de la culture vocationnelle et des soins de la formation initiale est absolument nécessaire pour l Ordre et l Église. Nous ne la pensons pas ni ne la propulsons en pensant à nous-mêmes, mais à la Mission que nous avons reçue. C est pourquoi, une de nos tâches en suspens est de situer ce qui est vocationnel et ce qui est formatif dans l axe de notre être Piariste. Frères, à l heure actuelle nous avons besoin de comprendre le travail vocationnel et formatif comme quelque chose de centrale pour la réalisation du projet de l Ordre. Il n est pas suffisant que nous le voyons comme juste «un travail parmi tant d autres» (dans certains cas il serait déjà bon), mais comme une «clé» pour que nous puissions continuer à répondre à la raison d être de l Ordre : l éducation intégrale, depuis l Evangile, les enfants et les jeunes, de préférence les pauvres. 6 - Une vie consacrée qui nous aide à être de meilleures personnes et de meilleurs Piaristes. Parfois, quand nous partageons nos problèmes et nous nous rendons compte que beaucoup d entre eux sont causés par la façon dont nous sommes, nous pouvons être tentés de croire que la Vie Consacrée a été, dans l histoire, un certain «abri de personnes problématiques». J ai entendu ce discours dans divers milieux et espaces de réflexion Piaristes aussi. Ce n est pas vrai. La grande majorité des gens dans la vie