Emanuela Chiavoni Michela Cigola

Transcripción

1 Emanuela Chiavoni Michela Cigola Presencia italiana en Argentina. Valoración y difusión interactiva de los Bienes Histórico Arquitectónicos Presenza italiana in Argentina. Valorizzazione e diffusione interattiva del Patrimonio Architettonico FRANCESCO CIOLFI TIPOGRAFO - EDITORE - LIBRAIO CASSINO

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3 Emanuela Chiavoni - Michela Cigola Presencia italiana en Argentina. Valoración y difusión interactiva de los Bienes Histórico Arquitectónicos Presenza italiana in Argentina. Valorizzazione e diffusione interattiva del Patrimonio Architettonico

4 Questo volume è stato realizzato nell ambito della ricerca Presencia italiana en Argentina. Valoraciòn y difusiòn Interactiva de los Bienes Històrico Arquitectònicos cofinanziato dal Consorzio Interuniversitario Italiano per l Argentina (CUIA), anno 2007 Emanuela Chiavoni ha curato: Collazione e revisione testi, Capitolo Santa Fè, Capitolo La Plata. Michela Cigola ha curato: Revisione testi spagnoli, Capitolo Emigrazione italiana in Argentina, Capitolo Professionisti italiani in Argentina nel XIX secolo. Edizione originale Francesco Ciolfi Editore Francesco Ciolfi Editore Via E. De Nicola.8. Tel Cassino (Fr) Finito di stampare nel mese di ottobre 2012 Presso la Litotipografia Francesco Ciolfi Cassino (Fr) IV

5 INDICE Presentazione della ricerca (Italia) Mario Docci p. VII Presentazione della ricerca (Argentina) Fernando Francisco Gandolfi p. XI Introduzione - Introducción Emanuela Chiavoni-Michela Cigola p. XV Emigrazione italiana in Argentina. (Fernando Francisco Gandolfi) p. 1 Emigración italiana en Argentina LA PLATA p. 11 La città di La Plata. La ciudad de La Plata (Fabiana Carbonari) p. 15 Le case di abitazioni progettate da Reinaldo Olivieri negli anni venti. p. 17 Origine, trasformazioni e prospettive. Las viviendas diseñadas por Reinaldo Olivieri en la década de Origen, cambios y perspectivas (Edoardo César Gentile) Analisi delle opere p. 19 SANTA FE p. 55 La casa Cingolani ( ). (Luis Muller) p. 59 La città in bianco e nero. p. 65 Memoria fotografica di Santa Fè nel processo di modernizzazione urbana. La ciudad en blanco y negro. Memoria fotografica de Santa Fè nel proceso de modernizacion urbana. Professionisti italiani attivi in Argentina nel XIX secolo. p. 75 Italianos profesionales activos en Argentina en el siglo XIX. Docenti partecipanti alla ricerca. p. 81 Profesores participantes a la investigación Bibliografia. Bibliografía p. 85 V

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7 Presentazione della Ricerca Mario Docci - Italia Obiettivo e metodologia In Argentina sono molte le architetture che rimandano alla presenza della comunità italiana. L obiettivo della ricerca è stato quello di censire e catalogare gli esempi architettonici più significativi al fine di sensibilizzarne la tutela e la valorizzazione. Lo studio è stato condotto in una prima fase con ricerche negli archivi argentini ed italiani, con campagne di rilevamento con la collaborazione degli studiosi locali per la formazione di archivi, schede informatizzate per la raccolta delle notizie, delle bibliografie e delle immagini storiche ed attuali. Una seconda fase della ricerca ha visto l organizzazione di tutti i materiali, sia quelli storici che quelli prodotti ex novo, sotto forma di materiale bibliografico e soprattutto nella realizzazione di un sito web consultabile in rete e di pubblicazioni su supporti multimediali. Particolare attenzione è stata posta nell evidenziare le relazioni tra le realizzazioni in Argentina e i riferimenti culturali riconducibili al territorio regionale di origine degli emigrati. Le controparti italiana e argentina hanno già sviluppato, in passato, una buona esperienza in ambiti di ricerca contigui a quello in oggetto, ripercorrendo l ideale linea di congiunzione tra l Italia e l Argentina, attraverso una chiave di lettura particolare, quella della cultura del vino ed in particolare alle strutture edilizie pensate per ospitarla: le bodegas. La produzione del vino in Argentina si sviluppa rapidamente a cavallo tra il XIX e il XX secolo, principalmente per due motivi: lo sviluppo industriale indotto dalla realizzazione delle nuove linee ferroviarie e la capacità di alcuni precursori, quasi tutti provenienti dall Italia, d imporre in pochissimi anni, un sistema industrializzato di produzione vinicola. Le grandi produzioni avevano bisogno di vasti ambienti tipici degli opifici industriali; a questo scopo fu adottata la tipologia edilizia delle bodegas, riprogettate dai grandi produttori sul modello delle architetture dei territori regionali di provenienza come vasti edifici suddivisi al loro interno in navate - e per questo definiti cattedrali del vino - rappresentativi per le loro qualità architettoniche e formali che li fanno emergere nel panorama delle pianure dell ovest argentino, ed accanto alle quali sono spesso presenti pregevoli abitazioni che le famiglie di origine italiana hanno realizzato e hanno abitato nel periodo dell improvvisa ricchezza derivata dalla commercializzazione del vino prodotto. Sulla tematica dell architettura di origine italiana in Argentina (che comprende l episodio delle bodegas insieme con altre tipologie architettoniche) le controparti italiana e argentina hanno proceduto ad una integrazione delle conoscenze nei rispettivi ambiti culturali conducendo la ricerca con VII

8 un continuo interscambio di informazioni sulle attività svolte dai due gruppi, facendo riferimento anche a quanto sviluppato nei rispettivi paesi sulla tematica del progetto. L obiettivo della ricerca è stato quello di recuperare la memoria degli uomini che, partiti dall Italia per costruire una nuova vita in un paese lontano, come l Argentina, hanno contribuito alla costruzione di una nazione e della sua identità culturale, senza recidere il legame originario con la terra di provenienza. La conoscenza del patrimonio culturale derivata dalla ricerca ha consentito di definire procedure appropriate per la manutenzione ordinaria e per eventuali interventi di restauro, mettendo a punto un piano di valorizzazione delle singole opere che potrà determinare anche benefici sul versante della fruizione dell opera e di conseguenza sul relativo ritorno economico.la ricerca ha portato anche i seguenti risultati/prodotti: rilievi e documentazione digitale 2D relativi allo stato di fatto e di conservazione di alcuni casi di studio, proposte di recupero e valorizzazione dei complessi edilizi oggetto di studio anche attraverso la diffusione e disseminazione dei risultati conseguiti sul web, e la loro promozione culturale e comunicativa. Le ricadute attese dalla ricerca sono state quelle di far acquisire ai colleghi argentini le nuove metodologie informatiche per il rilevamento e la documentazione dell architettura, Impostare una banca dati implementabile e consultabile dagli esperti del settore, migliorare e approfondire la conoscenza del patrimonio industriale e dei sistemi di produzione. Tutto ciò ha portato ad acquisire una maggiore consapevolezza degli studiosi italiani e argentini sulla qualità del patrimonio culturale legato all ambiente e all architettura ma anche a sensibilizzare la comunità, le autorità delle istituzioni pubbliche e private, le organizzazioni di governo e per la salvaguardia e la cura del patrimonio, dei palazzi, dei siti e delle aree industriali recuperate e da recuperare. Non trascurabile l aspetto riguardante l importanza di avvicinare il patrimonio al turismo, riutilizzando e rivalorizzando il patrimonio industriale come risorsa turistico culturale. Il risultato della ricerca e stato pubblicato sul sito del CUIA, e ha dimostrato notevoli livelli qualitativi che oggi sono rilevabili anche in questa pubblicazione, in particolare, si sottolinea la metodologia messa a punto insieme ai colleghi argentini, che ha alla sua base il rilevamento e l analisi storico critica. Le opere e gli artisti presi in esame, sono state rilevate, analizzate nel loro quadro storico e disposte secondo un metodo che permette di comprendere l opera non solo sotto il profilo della conoscenza più profonda, ma anche collocandola in rapporto al suo contesto ambientale e alla cultura che l ha prodotta. Le opere e gli artisti già analizzati fanno chiaramente emergere, opere ed artisti di notevole qualità. Ritengo che questo lavoro per la sua qualità e per aver portato alla luce architetture di notevole interesse da valorizzare e tutelare, debba continuare, si auspica pertanto che altri colleghi possano proseguire la ricerca. VIII

9 Presentación de la investigación Mario Docci - Italia Objectivo y Metodología En Argentina son muchas las arquitecturas que hacen referencia a la presencia de la comunidad italiana. La investigación ha tenido como objetivos censar y catalogar los ejemplos arquitectónicos más significativos para sensibilizar sobre la protección y la valorización de los mismos. El estudio se realizó en una primera etapa con investigaciones en los archivos argentinos e italianos, con campañas de identificación en colaboración con expertos locales para la formación de archivos, fichas computarizadas para la recopilación de las noticias, de las bibliografías y de las imágenes históricas y actuales. En una segunda etapa de la investigación se procedió a la organización de todos los materiales, tanto de aquellos históricos como de los elaborados ex novo, en forma de material bibliográfico y, especialmente, en la creación de un sitio web disponible en la red y de publicaciones disponibles en soportes multimedia. Se ha prestado especial atención a destacar las relaciones entre los proyectos en Argentina y las referencias culturales relacionadas con la región de origen de los emigrantes. Las contrapartes italiana y argentina ya desarrollaron en el pasado una buena experiencia en áreas de investigación contiguas a la que nos ocupa, recorriendo la línea ideal de conjunción entre Italia y Argentina, a través de una lectura particular, la de la cultura del vino y, en especial, de las estructuras edilicias destinadas a su almacenamiento: las bodegas. La producción del vino en Argentina se desarrolla rápidamente entre los siglos XIX y XX, principalmente por dos razones: el desarrollo industrial inducido por la construcción de las nuevas líneas ferroviarias y la capacidad de algunos precursores, en su mayoría provenientes de Italia, de imponer en muy pocos años un sistema industrializado de producción vinícola. Los grandes productores necesitaban ambientes amplios propios de las fábricas industriales y, con este fin, se adoptaron las construcciones características de las bodegas, rediseñadas por los grandes productores sobre la base del modelo de la arquitectura de las regiones de origen como amplias estructuras subdivididas en naves y, por este motivo, definidas como catedrales del vino, representativas por sus cualidades arquitectónicas y formales, que las destacan en la llanura del oeste argentino y al lado de las cuales a menudo se encuentran valiosas casas que las familias de origen italiano construyeron y en las que vivieron durante el período de la riqueza repentina derivada de la venta del vino producido. Sobre el tema de la arquitectura de origen italiano en Argentina (que incluye el ejemplo de las bodegas junto con otros tipos de arquitectura) las contrapartes italiana y argentina integraron los conocimientos de IX

10 sus respectivos contextos culturales llevando a cabo la investigación con un intercambio continuo de información sobre las actividades desarrolladas por ambos grupos, haciendo referencia también a lo desarrollado en sus respectivos países en el tema del proyecto. El objetivo de la investigación ha sido recuperar la memoria de los hombres que, habiendo dejado Italia para construir una nueva vida en un país lejano, como Argentina, contribuyeron a la construcción de una nación y de su identidad cultural sin cortar el vínculo originario con la tierra de proveniencia. El conocimiento del patrimonio cultural derivado de la investigación ha permitido definir procedimientos adecuados para el mantenimiento ordinario y para posibles obras de restauración, desarrollando un plan de valorización de las obras individuales que podrá traducirse en beneficios en cuanto al aprovechamiento de la obra y, por consiguiente, a su retorno económico. La investigación también ha dado lugar a los siguientes resultados/ productos: registros y documentación digital en 2D relativos al estado real y de conservación de algunos casos estudio, propuestas para la recuperación y valoración de los complejos edilicios objeto de estudio también a través de la difusión de los resultados obtenidos en la web, así como su promoción cultural y comunicativa. De la investigación se esperaba que los colegas argentinos adquirieran nuevas metodologías informáticas para la evaluación y la documentación de la arquitectura, establecer una base de datos que pueda implementarse y sea accesible para la consulta por parte de los expertos en el sector, mejorar y profundizar el conocimiento del patrimonio industrial y de los sistemas de producción. Todo esto ha llevado a adquirir un mayor conocimiento de los estudiosos italianos y argentinos sobre la calidad del patrimonio cultural vinculado al ambiente y a la arquitectura, pero también a sensibilizar a la comunidad, a las autoridades de las instituciones públicas y privadas, a las organizaciones gubernamentales y no gubernamentales con respecto a la protección y el cuidado del patrimonio, de los edificios, de los sitios y de las zonas industriales recuperadas y por recuperar. Cabe destacar el aspecto relacionado con la importancia de acercar el patrimonio al turismo, reutilizando y revalorizando el patrimonio industrial como fuente turística cultural. El resultado de la investigación ha sido publicado en el sitio web del CUIA y ha mostrado notables niveles de calidad, que pueden verse en esta publicación; en particular, se destaca la metodología desarrollada en conjunto con colegas argentinos, que tiene su base en la evaluación y el análisis histórico-crítico. Las obras y los artistas estudiados han sido evaluados, analizados en su contexto histórico y dispuestos según un método que permite entender la obra no solo en términos de un conocimiento más profundo, sino también colocándola en relación con su contexto ambiental y con la cultura que la produjo. De las obras y los artistas ya analizados emergen claramente obras y artistas de calidad notable. Considero que este trabajo, por su calidad y por haber puesto en evidencia arquitecturas de notable interés que deberían ser valorizadas y protegidas, debe continuar. Se espera, por lo tanto, que otros colegas puedan continuar la investigación. X

11 Presentación de la investigación Fernardo Francisco Gandolfi - Argentina El proyecto de investigación Presencia italiana en Argentina valoración y difusión interactiva de los Bienes Histórico Arquitectónicos se está realizando con la participación conjunta de las universidades nacionales de La Plata, Mar del Plata, Litoral y Rosario, de Argentina y de Roma La Sapienza y de Cassino, Italia. Tiene por objeto la valoración de la presencia italiana en Argentina a partir del estudio, relevamiento y análisis de edificios proyectadas por profesionales italianos en las ciudades sedes de éstas universidades. El proyecto propone el relevamiento, estudio histórico y análisis crítico de obras existentes en algunas de las ciudades sedes de las universidades argentinas copartícipes (La Plata y Santa Fe). Resultan representativas de la presencia italiana en la Argentina; ya sea por su filiación lingüística, tipológica o constructiva o por el origen de sus proyectistas o constructores. En el desarrollo de las ciudades comprendidas por esta iniciativa, participaron numerosos actores de origen italiano produciendo una innumerables edificios. Santa Fé La ciudad de Santa Fe de la Vera Cruz es la capital de la provincia de Santa Fe, está ubicada en la región litoral de la Argentina, en la costa del río Paraná. Cuenta con una población de cerca de habitantes. Fue fundada el 15 de noviembre de 1573 por Juan de Garay, quien también fundó Buenos Aires, pero 80 años después fue trasladada a 80 kilómetros para evitar las inundaciones y el ataque de los bravos indios Calchaquíes. Desde entonces, la nueva ciudad se llamó Santa Fe de la Vera Cruz, y fue una verdadera réplica de la fundada por Garay con trazado urbano y loteo idénticos al original. La postal típica de la ciudad es su Puente Colgante, construido en la década de 1920, y reconstruido en 2003, luego de su parcial destrucción durante la inundación de Muchas son las obras representativas de la comunidad italiana en Santa Fe, arquitectura doméstica y también edificios institucionales. Entre estos últimos cabe destacar al Hospital Italiano de Santa Fe y las Colonias. Alrededor de 1890 en toda la zona de las colonias agrícolas vecinas a la ciudad de Santa Fe, los inmigrantes, sobre todo los italianos, comenzaron a fundar sociedades de Socorros Mutuos a fin de tener una red de seguridad para ellos y sus familias. Este hospital cubría las necesidades de todas las colonias agrícolas de la provincia de Santa Fe, especialmente su zona centro y norte. La Plata La Plata está ubicada 60 kilómetros al sur de la ciudad de Buenos Aires y a 10 de la costa del río de La Plata, conocido por ser el más ancho del mundo. Fue fundada el 19 de noviembre de 1882 como Nueva Capital de la provincia de XI

12 Buenos Aires. Fue la solución a un grave conflicto político que enfrentaba los interese de la Nación con los de la provincia. En el acto de fundación participaron de las tres principales colectividades extranjeras, entre ellas la italiana. En realidad la francesa era muy pequeña, pero el fundador Dardo Rocha y el autor del proyecto Pedro Benoit, eran de origen francés. Al asumir como gobernador, en 1880, Dardo Rocha dispuso que el Departamento de Ingenieros proyectara una ciudad de anvanzada y organizó un concurso internacional de proyectos para los principales edificios públicos. El trazado de la ciudad es un cuadrado perfecto de 5 cinco kilómetros de lado, orientada a medio rumbo. Maggio 5 km dal lato Está compuesto por un damero atravesado por dos diagonales principales y otras que forman un rombo. Cada seis calles hay una avenida. En la intersección de dos boulevards, existe una plaza arbolada. Aquí se encuentra el dique, donde llegan dos canales que comunican con el puerto. El gran parque público era el jardín de una finca rural, expropiada para hacer la ciudad. En el eje se simetría se encuentran dos avenidas paralelas a lo largo de las cuales están los palacios públicos mas importantes. Otros edificios de carácter monumental genéricamente llamados palacios- se construyeron en esos primeros años. Varios fueron proyectados y construidos por italianos. El teatro Argentino fue proyectado por el arquitecto Leopoldo Rocchi, al igual que el palacio del vice gobernador Carlos D Amico. También la antigua estación central del ferrocarril, hoy Centro Cultural municipal, fue proyectada por el arquitecto Francisco Pinaroli en el llamado estilo neo renacimiento italiano. El antiguo orfanato de la sociedad femminile italiana de beneficencia fue proyectado por Reynaldo Olivieri. Con mi colega Eduardo Gentile y yo trabajamos en su restauración. La presencia italiana en la Plata se manifestó también en numerosas asociaciones, cada una con su propio edificio. XII

13 Presentazione della Ricerca Fernardo Francisco Gandolfi - Argentina L Argentina presenta un gran numero di opere d architettura che possono essere ascritte alla presenza della comunità italiana nella nostra repubblica; questo vasto universo rimane ancora parte di un sconosciuto patrimonio culturale che non sempre è tutelato e valorizzato e, alcune volte corre il rischio di perdersi. In una situazione di questo genere si propone il progetto Presencia italiana en Argentina valoración y difusión interactiva de los Bienes Histórico Arquitectónicos, che ha come obiettivo il censimento e la catalogazione di questi episodi architettonici e la loro eventuale successiva valorizzazione e tutela, in modo da consentire il mantenimento di una testimonianza in caso di una loro perdita. Questo progetto è stato avviato con la partecipazione congiunta delle università nazionali di La Plata, Mar del Plata, Rosario e Litoral di Argentina e di Roma La Sapienza e di Cassino, Italia. Si propone la valutazione della presenza italiana in Argentina, attraverso lo studio, indagine e analisi degli edifici progettati da professionisti italiani nelle città sedi di queste università. La ricerca è una proposta di rilievo, studio storico e analisi critica delle opere in alcune città delle università argentina copartecipanti (La Plata, Santa Fe). Sono rappresentativi della presenza italiana in Argentina, a causa della loro appartenenza linguistica, tipologica o costruttivo o l origine dei loro progettisti e costruttori. Nello sviluppo delle città interessate da questa iniziativa hanno partecipato numerosi attori di origine italiana che furono autori di innumerevoli edifici. In primo luogo, percorreremo la storia di queste città e poi ci soffermeremo sulle opere selezionate e sui loro progettisti. Santa Fe La città di Santa Fe de la Vera Cruz è la capitale della provincia di Santa Fe è situato nella regione Litoral (costiera) di Argentina, sulla costa del fiume Paraná. Ha una popolazione di circa abitanti. Essa è stata fondata il 15 novembre, 1573, da Juan de Garay, che fondò anche Buenos Aires, ma 80 anni dopo è stato spostata 80 chilometri per prevenire le inondazioni e l attacco degli indiani Calchaquí. Da allora, la nuova città fu chiamata Santa Fe de la Vera Cruz, ed è stata una vera e propria replica di quella fondata da Garay, sia per il tracciato urbano che per la divisione in lotti. L immagine tipica della città è il ponte Colgante, costruito nel 1920 e ricostruito nel 2003, dopo la sua parziale distruzione durante le inondazioni del Molte sono le opere rappresentative della comunità italiana a Santa Fe, sia architettura domestica che anche edifici istituzionali. Fra quest ultimi c è l Ospedale Italiano di Santa Fe e Colonie. Intorno al 1890 in tutta l area di colonie agricole vicini della città di Santa Fe, gli immigrati, soprattutto italiani, hanno XIII

14 cominciato a formare Società di Mutuo Soccorso col fine di creare una rete di sicurezza per se stessi e le loro famiglie. Questi Ospedali coprivano le necessità di tutte le colonie agricole nella provincia di Santa Fe, in particolare il suo centro e nord. La Plata La Plata si trova a una distanza di 60 chilometri a sud di Buenos Aires e si trova a 10 chilometri sulla costa del fiume di La Plata, conosciuto per essere il più ampio del mondo. Essa è stata fondata il 19 novembre nel 1882 come nuova capitale della provincia di Buenos Aires, come soluzione a un grave conflitto politico tra gli interessi della nazione e quelli della provincia. All atto della fondazione, parteciparono i te grandi gruppi di collettività straniere, tra cui l italiana. In realtà, la comunità francese era molto piccola, ma il fondatore Dardo Rocha e l autore del progetto urbano, Pedro Benoit, erano ambedue di origine francese. All atto di diventare governatore, nel 1880, Dardo Rocha dette incarico al Dipartimento di Ingegneria di stilare il progetto di una città di avanzata e organizzò un concorso internazionale di progettazione per la costruzione degli principali edifici pubblici. La struttura della città è un quadrato perfetto di cinque chilometri per lato, orientato a nord-est a sud-ovest È costituita da una griglia attraversata da due diagonali principali, e altri che fanno un rombo. Ogni sei strade si trova un Boulevard o viale. A l intersezione di due viali, c è una piazza alberata. Qui si trova El Dique (porto di cabotaggio) dove arrivano due canali che comunicano con il grande porto di La Plata. Il grande parco pubblico (chiamato Bosque o a piedi nel bosco) era il giardino di una tenuta agricola, espropriata per costruire la città. In asse di simmetria sono due viali paralleli lungo i quali ci sono i più importanti edifici pubblici. Altri edifici monumentali, genericamente chiamati palazzi sono stati eretti in quei primi anni, alcuni sono stati progettati e costruiti da italiani. Il vecchio Teatro Argentino è stato progettato dall architetto Leopoldo Rocchi, come anche il Palazzo del vicegovernatore, Carlos D Amico. Anche la vecchia stazione ferroviaria, ora Centro Culturale Comunale, è stata progettata dall architetto Francesco Pinaroli, nello stile denominato neo- Rinascimento italiano. Il vecchio orfanotrofio della Società femminile di beneficenza (oggi conservatorio di musica Gilardo Gilardi ) è stato progettato da Reynaldo Olivieri. Con il mio collega Eduardo Gentile abbiamo lavorato al suo restauro. La presenza italiana in La Plata si manifestò anche in molte associazioni, ciascuna con un proprio edificio. XIV

15 Introduzione Emanuela Chiavoni - Michela Cigola Il volume illustra una parte dei risultati del progetto di ricerca co-finanziata dal Consorzio Interuniversitario Italiano per l Argentina (CUIA) dal titolo: Presencia italiana en Argentina Valoración y difusión Interactiva de los Bienes Histórico Arquitectónicos, inserito nel Bando per co-finanziamenti d iniziative interuniversitarie in Argentina nell anno Il Programma ha visto la partecipazione per l Argentina dell Universidad Nacional de La Plata, Buenos Aires, con il Prof. F.F.Gandolfi (Coordinatore per l Argentina del Progetto), dell Universidad Nacional de Mar del Plata, dell Universidad Nacional del Litoral, Santa Fe e per l Italia dell Università Sapienza di Roma con il Prof. M. Docci (Coordinatore del Progetto) e dell Università di Cassino. L ambito della ricerca ha riguardato le tematiche relative alla gestione del patrimonio architettonico; la conoscenza e la catalogazione per la salvaguardia e la valorizzazione del patrimonio culturale latino americano. Sono state svolte ricerche negli archivi argentini ed italiani e campagne di rilevamento con la collaborazione degli studiosi locali per la formazione di archivi e schede informatizzate per la raccolta delle notizie, delle bibliografie e delle immagini storiche e attuali. I risultati della ricerca sono consultabili sul sito: webuser.unicas.it/cla/cuia ma, per dare mag giore diffusione a questo studio, per rendere note le preziose attività di cooperazione universitaria promosse e formalizzate da accordi di collaborazione internazionale con l America Latina e per sperare di continuare ad approfondire ancora le tematiche della ricerca abbiamo ritenuto opportuno realizzare anche una pubblicazione cartacea che, pur non riportando il lavoro in maniera completa, chiarisce gli obiettivi e la metodologia del progetto di ricerca, focalizzando l attenzione su due delle città coinvolte, La Plata e Santa Fè. Ci auguriamo di poter continuare questo studio negli anni futuri. XV

16 Introducción Emanuela Chiavoni - Michela Cigola El volumen ilustra una parte de los resultados del proyecto de investigación cofinanciada por el Consorcio Interuniversitario Italiano para Argentina (CUIA), bajo el título: Presencia italiana en Argentina Valoración y difusión Interactiva de los Bienes Histórico- Arquitectónicos, incorporado en el Concurso para la cofinanciación de iniciativas interuniversitarias en Argentina, en el año El Programa ha contado con la participación, para Argentina, de la Universidad Nacional de La Plata, Buenos Aires, con el Prof. F. F. Gandolfi (Coordinador del Proyecto para Argentina), de la Universidad Nacional de Mar del Plata y de la Universidad Nacional del Litoral, Santa Fe, y para Italia, de la Universidad Sapienza de Roma, con el Prof. M. Docci (Coordinador del Proyecto), y de la Universidad de Cassino. El ámbito de la investigación ha tocado las temáticas correspondientes a la gestión del patrimonio arquitectónico, el conocimiento y la catalogación, para la protección y la valorización, del patrimonio cultural latinoamericano. Se han llevado a cabo investigaciones en los archivos argentinos e italianos y campañas de relevamiento, con la colaboración de los estudiosos locales, a los fines de crear archivos y fichas informatizadas para recoger noticias, bibliografías e imágenes históricas y actuales. Los resultados de la investigación pueden consultarse en el sitio: webuser.unicas.it/cla/cuia, sin embargo, para dar mayor difusión a este estudio, para permitir que se conozcan las fructíferas actividades de cooperación universitaria promovidas y formalizadas por acuerdos de colaboración internacional con América Latina, y para desear que se continúe profundizando aún más acerca de las temáticas de la investigación, hemos considerado oportuno realizar también una publicación en papel que, aunque no cita el trabajo de manera completa, aclara los objetivos y la metodología del proyecto de investigación, focalizando la atención en dos de las ciudades involucradas: La Plata y Santa Fe. Deseamos poder continuar este estudio en los próximos años. XVI

17 In questa pagina e nelle precedenti alcuni disegni dal vero eseguiti da Emanuela Chiavoni durante il suo viaggio in Argentina. En esta página y en anteriores algunos dibujos por Emanuela Chiavoni durante su viaje a Argentina XVII

18 Emanuela Chiavoni. Professore Associato di Scienza della Rappresentazione. Università Sapienza di Roma. Michela Cigola. Professore Ordinario di Fondamenti di Disegno e Tecniche della Rappresentazione Università di Cassino e del Lazio meridionale. L Argentina presenta un gran numero di architetture che possono essere ascritte alla presenza della comunità italiana in quella repubblica; questo vasto ed ancora non conosciuto patrimonio culturale non sempre è tutelato e valorizzato, ed in alcuni casi corre il rischio di essere perduto. Il presente studio ha avuto come obiettivo il censimento e la catalogazione di alcuni episodi architettonici per una loro eventuale successiva valorizzazione e tutela, in modo da consentire il mantenimento di una testimonianza in caso di una loro perdita. Argentina hayuna multitud de arquitecturas que puede ser debida a la presencia de la comunidad italiana en esa República. Este vasto y aún desconocido patrimonio cultural no siempre es protegido y mejorado y en algunos casos corre el riesgo de ser perdido. El presente estudio tuvo como objetivo el censo y catalogación de episodios arquitectónicos para su posterior explotación y protección, con el fin de permitir el mantenimiento de un testigo en el caso de su pérdida. Il materiale completo della ricerca è consultabile sul sito: Todo el material de investigación está disponible en el sitio Web: webuser.unicas.it/cla/cuia ISBN ,00